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4 maggio

Immagine del redattore: liberidallaplasticaliberidallaplastica

Aggiornamento: 29 giu 2020

LA REPUBBLICA AMBIENTE/GREEN

A caccia della plastica nei mari, grazie ai satelliti.


"Crisi climatica e Covid19, fidiamoci della scienza".


Una banca dati mondiale sul cibo contro le fake news.


GREEN REPORT

Scoperta nei fondali del Mar Tirreno la più alta concentrazione di microplastiche di sempre: fino a 1,9 milioni di frammenti in un m2.


ECO DALLE CITTÀ

Rinvio della plastic tax per l'emergenza Coronavirus? I commenti raccolti da Eco dalle Città.


OHGA!

SodaStream scende in campo contro la plastica monouso: via 67 miliardi di bottiglie entro il 2025. In occasione della giornata della Terra, l’azienda israeliana ha annunciato un ambizioso piano che prevede l’abbandono delle bottiglie di plastica contenenti i preparati per produrre bevande in casa. Al loro posto arrivano contenitori in metallo riciclabili al 100%.


RINNOVABILI

Allevamenti intensivi tra i settori maggiormente responsabili del particolato in Italia. In base alla ricerca condotta da Greenpeace Italia in collaborazione con ISPRA, allevamenti intensivi e riscaldamento contribuiscono al 54% delle polveri sottili nella Pianura Padana.


HUFFINGTON POST

Dal no alla plastic tax alle motociclette sulle piste ciclabili: insensatezze da Fase 2.


LA NUOVA ECOLOGIA

Clima, una questione (anche) di genere. Da uno studio della Iucn emerge una connessione diretta fra le catastrofi ambientali, accelerate dal riscaldamento globale, e l’aumento della violenza sulle donne / L'autrice Cate Owren: “I problemi ambientali sono connessi alla tutela dei diritti umani”.


La giusta ripartenza al tempo del Coronavirus.


LA STAMPA TUTTOGREEN

“Diradare le città per salvarci dai virus. E vivere meglio”. Intervista a Carlo Salone, geografo e docente al Politecnico e al'Università di Torino, esperto di analisi e politica territoriale. “Così dobbiamo ripensare le nostre città in chiave di maggior salute e sostenibilità”.


WMO, i cambiamenti climatici hanno accelerato negli ultimi 5 anni. Nei 50 anni dalla prima celebrazione della Giornata della Terra, i segni fisici dei cambiamenti climatici e gli impatti sul nostro pianeta hanno preso piede, raggiungendo un crescendo negli ultimi cinque anni, che sono stati i più caldi mai registrati. Tale tendenza dovrebbe continuare, secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), come indicato nel rapporto Global Climate in 2015–2019.

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